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stop allo stato di emergenza, il futuro del remote working

Stop allo stato di emergenza: il futuro del remote working

Ilaria di Giuseppe
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stop allo stato di emergenza, il futuro del remote working

Stop allo stato di emergenza: il futuro del remote working

Marzo 4 •
Lettura in 3 min

Dal 1 aprile termina lo stato di emergenza per Covid, il remote working è destinato a scomparire?

Possiamo dirlo: il peggio è passato. Dopo anni difficili si intravede finalmente una luce in fondo al tunnel e l’agognata normalità non è più un miraggio.

Grazie ad un’intensa campagna vaccinale, siamo riusciti a gestire una curva epidemiologica che oggi è in discesa. I settori industriali stanno riprendendo nuova linfa e le città si stanno di nuovo ripopolando di eventi ed iniziative.

A livello di organizzazione aziendale, il lavoro in presenza sembra essere incoraggiato, a discapito della formula a distanza. Ma, è possibile tornare alla classica formula d’ufficio?

Nonostante il desiderio di riprendere vecchie abitudini, le nuove hanno preso il sopravvento. Tante persone ormai si sono abituate ad un nuovo modo di vivere il lavoro, non compatibile con i paradigmi tradizionali.

Perché è difficile tornare in ufficio

Come sappiamo, uno dei vantaggi più apprezzati del remote working è la flessibilità. Si è liberi di lavorare da casa o da uno spazio di co-working, o ancora da una spiaggia paradisiaca. Gli strumenti davvero essenziali sono un pc e una buona connessione Internet.

Alla libertà spaziale si aggiunge la libertà temporale. Il classico orario 9-17 non esiste più, come abbiamo sottolineato in un altro articolo. Questo è possibile perché non si lavora in base al tempo ma tenendo presente gli obiettivi. Siamo liberi di organizzare il lavoro durante l’arco della giornata, come preferiamo e in base alle esigenze. Ad esempio, possiamo ritagliarci due ore libere nel pomeriggio, ma recuperarle la sera.

Questa organizzazione del lavoro ovviamente deve essere sorretta da un grande senso di responsabilità: non è presente un capo che ti controlli, che ti scandisca le attività e le tempistiche. Devi essere tu a saper gestire la mole delle attività.

Non è un’opzione facile per tutti, ma quasi tutti una volta sperimentata e metabolizzata hanno difficoltà a lasciarla.

I vantaggi del remote working sono unici. Pensiamo al tempo risparmiato ogni mattina per recarsi in ufficio. Alcuni hanno la fortuna di abitare nei pressi della sede, ma altri no. Ci sono persone che sono costrette a salire su un treno, farsi un’ora di viaggio e poi prendere altri mezzi per arrivare, finalmente, a destinazione.

A questo fattore si aggiunge ovviamente quello economico, perché lavorare da casa permette di risparmiare l’abbonamento dei mezzi o il carburante ma anche di mangiare senza dover sempre comprare qualcosa da asporto o andare al ristorante.

Perché è facile tornare in ufficio

Ai vantaggi fanno da contraltare degli svantaggi, che forse sono i motivi per cui alcune persone hanno sognato davvero il ritorno in ufficio.

Primo fra tutti l’isolamento. Recarsi in ufficio può essere un’occasione di socialità ed evasione. Stare troppo tempo in casa, infatti, rende nervosi e soprattutto ci priva di momenti per alcuni indispensabili, come la pausa caffè in compagnia. Essere presenti in sede, inoltre, garantisce un certo scambio di idee che è impossibile a distanza. Questo scambio comporta, a sua volta, una nuova vitalità e voglia di impegnarsi.

Abbiamo detto che lavorare da remoto implica una maggiore responsabilità. Alcuni potrebbero avere difficoltà ad orientarsi, non riuscendo più a dividere lavoro e tempo libero. Se non esiste un orario classico, a che ora termino? Il rischio, dunque, è quello di sovraccaricarsi e lavorare molto di più rispetto all’ufficio.

La formula ibrida

Un buon compromesso allora potrebbe essere una formula lavorativa che contempla sia l’ufficio che il remote working. In questo modo gli svantaggi andrebbero a mitigarsi notevolmente.

Molte aziende stanno adottando una modalità che permette ai collaboratori di recarsi in ufficio 3 giorni a settimana e lavorare da remoto gli altri. È la soluzione del futuro?

Lo scopriremo nei prossimi mesi, ma è certo che il remote working non sarà totalmente eclissato.

Si tratta oggi di riorganizzare il lavoro sfruttando le nuove opportunità e migliorare la qualità della vita. Le persone non sono più disposte ad accettare condizioni tradizionali, ma pretendono nuove dinamiche, che consentano loro maggiore libertà e possibilità di coniugare lavoro e tempo libero in maniera diversa.

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