Stanchi del solito “tram tram” quotidiano delle grandi città? Dell’aria pesante dello smog, e delle corse in ufficio sempre in mezzo al traffico? Una proposta di legge potrebbe cambiare le vostre vite per sempre…e in meglio!
Nel luglio 2021 infatti, è stato presentato un disegno di legge che promuove lo smart working nei borghi d’Italia e nei Comuni con una popolazione inferiore a 5000 abitanti.
Nonostante le paure delle aziende, degli imprenditori italiani (e di alcuni politici), una fetta importante di dipendenti e collaboratori preferisce di gran lunga il lavoro agile, oppure una formula ibrida.
Perché questa proposta di legge migliorerebbe la qualità della vita di moltissime persone? Quali sono i vantaggi? Vediamoli insieme.
Il lavoro in ufficio non è fatto per tutti
Negli ultimi anni abbiamo riscoperto il piacere di vivere in contatto con la natura, e il desiderio di tornare negli ambienti a misura d’uomo sembra essere un trend in forte espansione.
Complice forse la pandemia, che ha visto molte persone riscoprire la propria vita professionale lontana dalle dinamiche dell’ufficio tradizionale e, allo stesso tempo, la possibilità di essere distanti dai grandi centri urbani, che ha visto moltissime persone tornare nei propri comuni natali, un po’ più intimi e meno caotici.
Ad oggi, mentre la maggior parte dei più giovani brama il ritorno in ufficio per vivere una vita sociale e frenetica, i più adulti cercano la tranquillità della campagna, la comodità negli spostamenti e, soprattutto, maggiore risparmio economico per ottenere una maggiore qualità della vita.
Lo smart working non solo sembra essere la soluzione per chi cerca benessere, ma anche per chi vuole allontanarsi dallo stress, e soprattutto per chi vuole abbandonare le vecchie e malsane abitudini. Questa proposta di legge, quindi, incentiverebbe il ripopolamento di quei comuni e borghi, che negli ultimi anni avevano visto disperdere parte di quel patrimonio culturale, che da sempre attrae turisti provenienti da ogni parte del mondo.
Quando Internet e accessibilità ai Servizi potrebbero non essere più un problema
L’avvio dei processi di Smart Working e l’attivazione dei servizi anche in ottica digitale, potrebbero attirare nuovamente l’attenzione dei piccoli comuni e dei borghi remoti. Abbandonati in passato per lo più per l’inadeguatezza dei servizi offerti, ma anche per l’insufficiente offerta di lavoro e la conseguente crescita professionale.
Oggi con lo Smart Working, lo sdoganamento parziale del lavoro a distanza e soprattutto la maggiore digitalizzazione, il muro dell’inaccessibilità sembra finalmente abbattersi.
Molti sono i Comuni che in questo ultimo anno si sono attivati per diventare ambienti “smart”, dove l’accesso a Internet non è più un problema grazie all’attivazione della Fibra, oppure alle iniziative di vari operatori che oggi includono nelle loro offerte anche la possibilità di avere Giga Internet Illimitati e garantire un’ottima copertura… sì, anche negli angoli “più remoti”.
Il digitale promuove e facilita anche l’accesso ai servizi essenziali. Basti pensare ai moltissimi Comuni che in questi ultimi anni hanno pensato all’attivazione di portali innovativi che ne garantiscono la gestione.
Oltre all’accessibilità, le nuove tecnologie migliorano anche la rapidità di erogazione, la fruibilità agevolata per tutti gli utenti e soprattutto una migliore gestione delle risorse, anche quelle economiche.
Il successo delle recenti iniziative ci indicano la direzione del futuro del lavoro
Già durante lo scorso anno, abbiamo visto numerosissime iniziative prendere vita e perdurare tutt’oggi, con grande soddisfazione da parte dei fruitori e degli organizzatori stessi. Un segnale positivo che ci indica non solo l’efficacia, ma anche (e soprattutto) l’esigenza reale dei cittadini di dare una seconda chance agli ambienti più piccoli, e tornare ad abbracciare finalmente uno stile di vita più “slow”.
Tra le tantissime idee sorte grazie agli incentivi promossi nell’ultimo anno, vi invito a prendere in esempio come l’iniziativa del Comune di Santa Fiora, nel Monte Amiata senese, abbia riscosso un successo strepitoso. Il portale Vivi in Paese, infatti, ha ottenuto l’approvazione di moltissime persone, tante da ottenere una continuazione anche per quest’anno.
Che dire poi della prima piattaforma italiana che invita i nomadi digitali a trascorrere gratuitamente un periodo di tempo nelle aziende agricole. In cambio, i Remote Workers possono acquistare se vogliono dei “pacchetti” per sostenere l’azienda.
L’iniziativa si chiama Borgo Office, ed è tutto vero! Un’idea innovativa che ci ricorda ancora una volta la direzione decisiva che sta prendendo il lavoro di oggi.
E poi ancora, i numerosi co-living per agevolare il lavoro in mezzo alla natura, bandi e incentivi regionali che promuovo il trasferimento nei borghi dimenticati, ma che ad oggi, finalmente, tornano a essere una risorsa preziosa e importantissima per il nostro Paese e soprattutto, per i nostri lavoratori.
Un esempio concreto? Ecco il bando promosso recentemente dalla regione Piemonte per promuovere la rivitalizzazione dei comuni di montagna (link).
Tutto questo, ci porta ancora una volta a ribadire che è arrivato il momento di riorganizzare il lavoro, prendere in mano i nuovi ritmi di vita e farli nostri, per abbracciare nuovamente il proprio benessere senza più limiti fisici.
Un segnale che deve essere colto in primis dai collaboratori, ma anche e soprattutto da quegli imprenditori e manager che ancora oggi sembrano fare “orecchie da mercante” anche di fronte al cambiamento più evidente.